ROK Cup Italia, round 8 - Il resoconto delle gare
Grande successo per il finale di stagione della ROK Cup Italia sul circuito Cremona Karting, con numerosi partecipanti e accese battaglie per la conquista dei titoli in tutte e sei le categorie protagoniste in pista.
Al termine della giornata, sono stati decretati i seguenti campioni di categoria: Shen Zeyu (Mini ROK), Nicolas Marchesi (Junior ROK), David Stefan Dragan (Senior ROK), Sona Ptackova (Expert ROK), Bartosz Grzywacz (Super ROK) e Niki Taylor (Shifter ROK).
Mini ROK
Sorprese a non finire nella Mini ROK, con addirittura 49 piloti pronti a giocarsi la vittoria nell’ultimo round di campionato.
In qualifica, Alessandro Nanni registra la prima pole position in campionato con il miglior tempo di 54.490 nel gruppo 1. Sofia Povazhnaia chiude in testa al gruppo 2, tuttavia è meno rapida del rivale italiano e si colloca al secondo posto assoluto. Zack Zhu e David Moscardi sono rispettivamente terzo e quarto, davanti ad Angelo Pecoraro, in quinta posizione, e Kacper Rajpold, in sesta. Vsevolod Osadchyi-Suslovskyi, Giuseppe Noviello, Franciszek Bal e Julian Frasnelli completano la Top 10. La classifica prosegue con Gabriele Iacomelli, Marcell Zsebo, Shen Zeyu, Norbert Plaszewski, Benjamin Westwood, Luca Muzzolon, Matteo Infantino, Achille Rea, Augustin Feligioni, Nicolò Carrara, Remigiusz Samczyk, Victoria Farfus, Antonio Guglietta, Jean Poujol, Shae Shield, Daniel Hakkinen, Carlo Pongratz, Vincenzo Salierno, Valentino Vivian, Mark Martin Loomets, Ella Hakkinen, Tommaso D’Ambrosio, Lorenzo Zucchetto, Daniel Pasquali, Elias Boullier, Santiago Dia De La Vega, Alberto Masotto, Johannes Buchhammer, Antonio Ianni, Andrea Carbone, Plamen Teliyski, Andrea Saccà, Bryan Filippelli, Nicholas Bertolani, Amine Pantoli, Pietro Chiesini, Leonardo Trombini, Gianmaria Ferretti e Matteo Vatteroni.
Come sempre, le successive qualifying heat mescolano le carte in tavola. Infatti, con un bottino di una vittoria e un secondo posto, Moscardi passa in testa alla classifica intermedia, retrocedendo Nanni in seconda posizione, nonostante un successo all’attivo. Noviello e Frasnelli balzano al terzo e al quarto posto, mentre Rajpold passa da sesto a quinto. Povazhnaia, Osadchyi-Suslovskyi, Zeyu, Zsebo e Bal compaiono tra i primi dieci. Pecoraro “scivola” al 18° posto, mentre Zhu è addirittura 27°.
La finale è movimentata fin dalle prime battute. Moscardi è bravo alla partenza e conserva la leadership, inizialmente davanti a Frasnelli, Nanni e Rajpold. Proprio Frasnelli, però, trova il sorpasso su Moscardi nelle ultime curve del primo giro e balza al comando. Velocemente si forma un quartetto in testa alla gara con Frasnelli, Moscardi, Nanni e Noviello, mentre Rajpold retrocede all’ottavo posto. Al 4° giro, Moscardi supera Frasnelli, ma già nel passaggio successivo cede il comando a Nanni e anche la seconda posizione a Frasnelli. Moscardi non si arrende e, alla settima tornata, torna in testa e si difende con le unghie e con i denti da Nanni. Grazie a un buon margine sugli avversari nell’ultimo giro, Moscardi transita in solitaria sotto la bandiera a scacchi, mentre Nanni si ritira dopo un contatto con Frasnelli, quest’ultimo capace di chiudere comunque secondo. Noviello centra il terzo posto.
Nonostante la decima posizione a Cremona, Zeyu festeggia il secondo titolo consecutivo nella ROK Cup Italia con un totale di 316 punti. Frasnelli è secondo a quota 311 punti mentre Pecoraro è terzo con 296 punti.
Junior ROK
Accesa fino all’ultimo metro la battaglia per il titolo nella Junior ROK, con una griglia di partenza che conta ben 42 partecipanti alla tappa di Cremona.
Giulio Mazzolini sale in cattedra durante le prove di qualificazione, facendo segnare la sua prima pole position della stagione grazie al crono di 48.779 secondi, nel gruppo 2. Matteo Berruti ottiene il secondo posto nella classifica combinata, dopo essere stato il più rapido nel gruppo 1. Riccardo Brangero e Adam Sydor occupano la terza e la quarta posizione, seguiti in graduatoria da Amelia Wyszomirska quinta, Rafael Kamal, sesto, Qarrar Firhand, settimo, e Travis Teoh, ottavo. Tra i primi dieci troviamo anche Knud Nielsen ed Ettore Sanesi. La classifica prosegue con Alex Desario, Adriano Roggero, Nicolas Marchesi, Riccardo Repetto, Maksymilian Rafalik, Alex Laghezza, Stefano Zamponi, Andrea Fiocco, Emilio Tedesco, Jan Blazic, Leonardo Monzani, Guido Bruno Bidoli, Antoni Kosiba, Ilias Mitaki, Augustus Toniolo, Matteo Rainalter, Franciszek Czapla, Milosz Smuk, Christian Romeo, Davide Pretosi, Anh Tu Ranghetti, Selina Bau, Zachary Taylor, Luca Spagni, Stefano Ferrari, Andrea Thej, Andrea Savoldelli, Alessandro Merigo, Ettore Di Domenico, Piotr Maluszynski, Enrico Pietro Villa e Rikardo Bakaj.
Nelle manche eliminatorie, Mazzolini conserva la prima posizione grazie a una vittoria e un quarto posto, anche se Sydor, secondo nella classifica intermedia, ottiene lo stesso identico bottino dell’italiano. Firhand sale in terza posizione, con alle spalle Berruti, quarto, Teoh, quinto, e Brangero, sesto. Marchesi e Desario accedono alla Top 10, rispettivamente settimo e ottavo, davanti a Wyszomirska e Rafalik.
La finale di domenica pomeriggio vede il primo passo falso di Mazzolini, che parte male dalla pole position: questo avvantaggia Firhand, che passa in testa, seguito da Teoh e Marchesi. Tuttavia, al 2° giro il regime “slow” imposto dalla direzione gara neutralizza momentaneamente la corsa e il gruppo si ricompatta. Dopo due tornate, la finale riprende e Teoh passa il compagno di squadra Firhand, mentre al passaggio successivo è Marchesi ad avere la meglio sul pilota indonesiano. Marchesi prova in tutti i modi a ricucire il gap da Teoh, ma quest’ultimo è bravo a tenere a distanza l’italiano e conquista la vittoria, la seconda consecutiva dopo Franciacorta. Marchesi e Firhand completano il podio, mentre Desario e Brangero (autore del giro più veloce) precedono Mazzolini.
La classifica di campionato sorride a Marchesi: l’italiano è incoronato nuovo campione con 374 punti, contro i 325 punti di Firhand e i 278 punti di Czapla, rispettivamente secondo e terzo.
Senior ROK
Spazio a Cremona anche per la Senior ROK, con due diversi vincitori nelle due gare del weekend.
Le qualifiche vedono un altro dominio da parte di David Stefan Dragan, alla settima pole position stagionale con un tempo di 48.291 secondi. Filippo Tornaghi si posiziona secondo, mentre Riccardo Salemi e Andrea Giudice occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto. Simone Taccola e Gianmarco Cortopassi sono in terza fila, mentre la coppia Luca Perelli-Mattia Jentile si posiziona alle loro spalle, in quarta. La classifica stilata dalle prove cronometrate prosegue con Colin Würthenberger, Edoardo Proglio, Alessio Migliucci, Alexander Panaev, Luca Bettoni, Alberto Bernardi, Sachel Rotge, Antonio Parlapiano, Pietro Fioravanti, Matteo Zaffarano, Daniele Guenzi, Federico Biagioli, Ludovica Miceli, Rebecca Guarguaglini, Adrian Labuda, Ruben Pistolato, Lorenzo Lenzi, Giovanni Tiberio, Emanuele Romanelli, Mattia Severino Marchiante, Noah Massa, Riccardo Chiodo, Cristian Lovi e Mattia Sergio Limena.
Partenza perfetta per Dragan in Gara 1, subito in testa alla prima curva e davanti a Salemi, mentre dietro si scatena la bagarre per la terza posizione tra Tornaghi, Cortopassi, Taccola e Giudice. Dragan imprime il proprio ritmo alla corsa fin dal primo giro: almeno inizialmente, Salemi sembra tenere il passo del romeno, ma dopo diverse tornate perde lentamente terreno sul leader della corsa. Al termine dei 16 giri in programma, Dragan celebra la vittoria allo sventolare della bandiera a scacchi, con 2.234 secondi di vantaggio su Salemi, abile a conquistare la piazza d’onore. Tornaghi si aggiudica il gradino più basso del podio, battendo la concorrenza di Cortopassi, Giudice e Taccola.
Grazie all’inversione dei primi otto di Gara 1, Bernardi ha la chance di partire in pole position in Gara 2 e non la spreca: infatti, l’italiano parte bene e tiene a bada Taccola, sorpassato dopo alcune curve da Giudice. Tuttavia, Bernardi dura poco in testa alla corsa e, al 3° giro, cede all’attacco di uno scatenato Giudice. In breve tempo, Giudice prende il largo sugli avversari, fa registrare il giro più veloce della corsa e conclude primo, con 2.693 secondi di vantaggio su Bernardi, bravo a difendere il secondo posto da Cortopassi, terzo sul traguardo. Taccola finisce la prova in quinta posizione.
La classifica finale del campionato parla chiaro: Dragan vince il titolo con la bellezza di 485 punti in campionato, con Jentile secondo con 232 punti e Labuda terzo con 225 punti.
Expert ROK
Anche la Expert ROK, la categoria degli “esperti” della ROK Cup Italia, archivia la propria stagione a Cremona.
Torna in pole position Alessandro Viganò, autore del miglior tempo di 49.417 secondi nelle qualifiche di domenica mattina. Per soli 44 millesimi di secondo, Sona Ptackova si classifica in seconda posizione, mentre Filippo Repetto e Michele Zampieri sono rispettivamente terzo e quarto. Quinto posto per Antoni Bal, seguito da Luca Fiorenti, al sesto, da Tino Donadei, al settimo e da Luca Beretta, all’ottavo. La graduatoria continua con Gian Paolo Rinaldi, Pier Giuseppe Di Landro, Andrea Piero Angelo Tronconi, Riccardo Pedrola, Alberto Franchini e Leonardo Grassini.
Viganò non commette alcun errore al via di Gara 1 e mantiene il comando delle operazioni, con Ptackova, Bal, Repetto e Zampieri nel ruolo di primi inseguitori. In poche curve, Viganò accumula un buon vantaggio sulla coppia Ptackova-Bal che, a sua volta, ha un discreto margine sul resto dei partecipanti della categoria. Al 4° giro, Zampieri subisce il sorpasso di Fiorenti, dopodiché parcheggia il proprio mezzo a bordo pista nella tornata successiva e si ritira. Tornando alla testa della corsa, Viganò non riesce a scrollarsi definitivamente di dosso Ptackova, ma la polacca non colma il distacco dal leader. Alla fine, Viganò vince con un vantaggio di 1.068 secondi su Ptackova, mentre Bal risulta terzo. Repetto e Fiorenti completano la Top 5.
In Gara 2, Beretta sfrutta al meglio la pole position acquisita con l’ottavo posto in Gara 1 e l’inversione della griglia: dopo il via rimane in testa alla gara, ma deve vedersela fin da subito con un coriaceo Donadei. Nel frattempo, Viganò e Zampieri si ritirano. A farsi largo nel gruppo nei giri successivi è Bal: prima sorpassa Donadei, dopodiché sopravanza anche Beretta. Il polacco diventa irraggiungibile per tutti, anche per la compagna di squadra Ptackova che, al terzo giro, riesce a portarsi al secondo posto. Alla fine, il successo va nelle mani di Bal, mentre Ptackova si “accontenta” della piazza d’onore e del giro più veloce. Repetto coglie il gradino più basso del podio, mentre Beretta scivola indietro a causa di un testacoda. Ritirato Donadei.
Con 384 punti collezionati, Ptackova è la nuova regina della Expert ROK. Donadei è vicecampione con 313 punti, 3 in più rispetto a Viganò, terzo.
Super ROK
La Super ROK, la categoria monomarcia più performante della ROK Cup Italia, regala due gare avvincenti.
Terza pole position in questa stagione per Cristian Comanducci, primo con un riferimento cronometrico di 47.934 secondi. Chiara Bolognini sorprende tutti con la seconda posizione, a 31 millesimi da Comanducci, mentre nelle due posizioni immediatamente successive si piazzano altre due ragazze: Lynn Neuhaus, al terzo posto, e Gaia Cardinali, al quarto. Terza fila per Brando Pozzi e Riccardo Martinello, seguiti da Sergio Koch e Alessandro Zini. Infine, Antonio Lagrotteria, Edoardo Montoro e Christian Giovanni Signoretta completano lo schieramento di partenza di Gara 1.
Nella prima corsa del weekend, Comanducci scatta egregiamente, al contrario della rivale Bolognini che retrocede a metà gruppo. Neuhaus e Pozzi ingaggiano un duello serrato per il secondo posto, ma un contatto tra di loro favorisce Cardinali. Nelle prime fasi, Comanducci ha un vantaggio rassicurante di oltre un secondo su Cardinali, ma la ragazza monegasca assottiglia a mano a mano il distacco dall’italiano. Comanducci, però, amministra perfettamente la situazione e taglia per primo il traguardo, con Cardinali seconda e autrice del best lap. Dopo aver duellato con Martinello, Pozzi chiude la gara al terzo posto, mentre Zini è quarto, favorito da un testacoda proprio di Martinello.
In Gara 2, Lagrotteria scatta davanti a tutti e guadagna subito un gran margine sugli inseguitori Pozzi, Martinello, Zini e Cardinali. Già al 2° giro arriva il colpo di scena: dopo un duro corpo a corpo, Zini e Cardinali entrano in contatto e finiscono fuori pista, coinvolgendo anche Koch: immediato il ritiro dei tre dalla prova. L’episodio favorisce la rimonta di Comanducci che, al 6° passaggio, guadagna il secondo posto e si lancia all’inseguimento di Lagrotteria. Il vincitore di Gara 1 raggiunge il leader della corsa nelle fasi finali, nelle ultime curve realizza uno spettacolare sorpasso su Lagrotteria e vince in volata. Pozzi completa il podio, davanti a Bolognini e Neuhaus.
Nonostante l’assenza nell’ultimo round, Bartosz celebra il titolo della Super ROK grazie a un totale di 352 punti. Comanducci chiude secondo in campionato a quota 322 punti, mentre Cardinali è terza con 305 punti.
Shifter ROK
Duello mozzafiato tra Niki Taylor e Riccardo Rigodanza per il titolo della Shifter ROK, entrambi con lo stesso punteggio nella classifica di campionato alla vigilia del round di Cremona.
Le qualifiche premiano Fabrizio Morardo, il più veloce in assoluto con un crono di 47.527 secondi. Taylor ottiene la seconda posizione, staccato esattamente di un decimo da Morardo, mentre Rigodanza si qualifica quarto, con Boris Cutaia davanti a lui, al terzo posto. Massimiliano Pezzucchi è quinto, seguito dalla coppia Marco Acquarella-Marco Daziano e da Davide Cugini. A seguire troviamo Federico Squaranti, Giacomo Pellegrino, Edoardo Sabatino, Phillip Ehrensberger, Davide Spagni, Pietro Gobbi, Damiano Pio Sapio, Alessio Foresto, Ferruccio Alacqua, Victor Martin Odin, Lorenzo Celetti, Thomas Consonni, Riccardo Orlando, Jan Krencisz e Leonardo Saba.
Allo spegnimento dei semafori di Gara 1, Morardo scatta meglio di tutti e si porta immediatamente al comando, con Taylor, Cutaia, Rigodanza e Squaranti alle sue spalle: tra gli inseguitori, Squaranti finisce subito KO dopo poche curve. Morardo, Taylor e Cutaia formano velocemente un compatto terzetto in testa alla corsa, finché, al 4° giro, Cutaia passa in seconda posizione ai danni di Taylor. Morardo amministra perfettamente Cutaia nei passaggi successivi, finché quest’ultimo riceve una penalità di 5 secondi per non aver rispettato la procedura di partenza. Alla fine vince Morardo, con Taylor davanti di pochi decimi a Rigodanza, terzo, e a Daziano, quarto. Cugini, Sabatino ed Ehrensberger precedono in classifica Cutaia, retrocesso ottavo.
In Gara 2, Cutaia non effettua una partenza brillante dalla pole position, al contrario di Cugini che prende in mano le redini della corsa dopo un sorpasso deciso su Ehrensberger. Cugini non riesce, tuttavia, a prendere il largo sul gruppo, creando un lungo trenino formato da lui, Ehrensberger, Daziano, Rigodanza, Cutaia, Morardo, Taylor e Sabatino. In questa situazione, Cugini mantiene il sangue freddo e, dopo 14 giri interminabili, conquista la sua prima vittoria nella categoria. Ehrensberger e Daziano salgono sul podio, mentre Rigodanza e Cutaia completano la Top 5 davanti a Taylor e Morardo, col canadese abile a sorpassare l’italiano all’ultimo giro. Ma la classifica cambia nel post-gara: Rigodanza viene penalizzato di 5 secondi per lo spoiler anteriore in posizione non corretta e quindi retrocesso in decima posizione, Cutaia e Taylor, invece, sono rispettivamente promossi al quarto e al quinto posto.
I risultati di Cremona premiano Taylor con il titolo della Shifter ROK. Il canadese realizza 361 punti, contro i 351 punti del rivale Rigodanza. Squaranti è terzo con 304 punti.
ROK Cup 2025 – Anticipazioni |
PROVISIONAL RACE CALENDAR 2025 |