ROK Cup Italia, round 8 - Il resoconto delle gare
Si chiude con l’appuntamento sulla pista 7 Laghi Kart, a Castelletto di Branduzzo (BV), la stagione della ROK Cup Italia 2024, capace di accogliere nel corso di tutto l’anno oltre 500 diversi piloti nel proprio paddock.
Al termine della giornata, sono stati decretati i seguenti campioni di categoria: Alessandro Nanni (Mini ROK), Lyuboslav Ruykov (Junior ROK), Andrea Giudice (Senior ROK), Andrea Sorbello (Expert ROK), Brando Pozzi (Super ROK) e Samuele Leopardi (Shifter ROK).
Mini ROK
Emozioni a non finire nella Mini ROK, la categoria dei più piccoli della ROK Cup Italia.
È Filippo Frigerio a precedere tutti nella qualifica di domenica mattina. L’italiano fa segnare un tempo di 54.351 e batte il compagno di squadra Alessandro Nanni di soli 5 millesimi di secondo. Terzo, a 19 millesimi, troviamo David Moscardi, seguito da Mikolaj Gawlikowski, quarto a 55 millesimi di secondo dal miglior tempo della sessione. Blazej Kostrzewa occupa il quinto posto, precedendo Augustin Feligioni, sesto, Francesco Lisignoli, settimo, e Leonardo De Grandi, ottavo. Odin Flora e Dominik Wojcik sono rispettivamente nono e decimo. Alle loro spalle si classificano Alessio Ottaviani, Tommaso Pomoni, Farel Dugat Beretta, Vincenzo Salierno, Mattia Finadri, Daniel Hakkinen, Leo Kralev, Momcilo Davoust, Johannes Buchhammer, Andrea Carbone, Andrea Croce Screpis, Antonio Mattia Mirarchi, Antonio Martin, Shae Shield, Sebastian Schirripa, Samuel Dal Pozzo, Ernest Molenda, Nicholas Bertolani, Camilla Amarotti e Luca Trimarchi.
In Gara 1, Frigerio tiene saldamente il comando al via, ma al secondo giro interviene la bandiera rossa per un incidente nelle retrovie. Dopo una nuova partenza, la corsa riprende sempre con Frigerio davanti a tutti. Al secondo passaggio è però costretto a cedere la leadership a Kostrzewa e, poco dopo, anche il secondo posto a Nanni. Quest’ultimo tenta l’attacco su Kostrzewa alla sesta tornata, favorendo, invece, Frigerio che ne approfitta per ritornare in testa. Nell’ultimo e decisivo giro, Nanni sorpassa Frigerio e, avvantaggiandosi della successiva bagarre tra il compagno di squadra e il resto degli inseguitori, allunga quanto basta per assicurarsi la vittoria. Frigerio centra la piazza d’onore, battendo Moscardi, Feligioni, Kostrzewa, Gawlikowski, De Grandi e Flora.
In Gara 2, è Flora ad avere l’onore di partire in pole position, ma, ancor prima del termine del giro d’apertura, è Gawlikowski il nuovo leader. Il polacco, inizialmente si ritrova a battagliare con Feligioni, secondo, e con Kostrzewa, terzo, entrambi capaci di passarlo nelle fasi centrali della corsa. Tuttavia, è Nanni a emergere nel gruppo di testa e, preso il comando al sesto giro, non lo molla più fino alla bandiera a scacchi. Kostrzewa e Frigerio completano il podio, con alle loro spalle Moscardi, Gawlikowski, Wojcik, Feligioni e Davoust. Flora termina la propria prova 12°.
Incassate le prime due vittorie stagionali, Nanni si assicura anche il titolo della Mini ROK, totalizzando 394 punti contro i 342 punti di Kostrzewa, secondo, e i 323 punti di Moscardi, terzo.
Junior ROK
Succede di tutto nel weekend di gare della Junior ROK a Castelletto di Branduzzo.
L’ultima pole position di campionato va nelle mani di Filippo Pola, il più veloce in qualifica grazie a un tempo di 48.347 secondi. Per appena 21 millesimi di secondo, Valerio Viapiana si deve accontentare del secondo posto. Giulio Mazzolini è terzo in classifica, seguito da Riccardo Brangero, quarto, da Matteo Melis, quinto, e da Riccardo Repetto, sesto. Settima posizione per Anh Tu Ranghetti, ottava per Ioan Tudor Jercan, nona per Lyuboslav Ruykov, decima per Ilias Mitaki. Subito dietro trovano posto Christian Romeo, Francesco Koci, Enrico Pietro Villa, Emilio Tedesco, Liam Secall, Francesca Pietrini, Julia Angelard, Maxim Becker, Leonardo Lanza, Daniel Pokorny, Andrea Dell’Edera, Federico Sbardellati, Marlon Di Salvo, Andrea Thej, Carlo Pongratz, Andrea Savoldelli, Michal Czyzewiz, Leonardo Monzani, Pietro Chesini, Selina Baum, Tommaso Scarato, Plamen Teliyski, Stefano Ferrari e Shamal Sacha.
In Gara 1, partendo all’interno, Pola si difende egregiamente da Viapiana e rimane saldamente al comando delle operazioni. Tuttavia, dopo due giri, Pola cede la propria posizione allo scalpitante Viapiana: nei passaggi successivi Pola tenta in tutti i modi di rimanere incollato al connazionale che, invece, è in grado di aumentare sempre più il proprio vantaggio sugli inseguitori. Dietro la coppia di testa, Mazzolini prova a superare Repetto che, a sua volta, ha nel proprio mirino Brangero, in quel momento terzo. La corsa termina con la vittoria di Viapiana, con circa due secondi di vantaggio su Pola, mentre Brangero sale sul gradino più basso del podio. Dietro di lui terminano Repetto, Jercan, Ruykov, Melis, Romeo e Mazzolini, quest’ultimo sopravanzato in pochi giri dai propri avversari.
In Gara 2, Romeo ottiene il comando della gara dopo il via e rimane in testa per tre giri, finché al quarto passaggio è Ruykov a impossessarsi della leadership. Il bulgaro, tuttavia, non riesce a scrollarsi di dosso i propri avversari e, alla decima tornata, subisce il sorpasso di Melis, al quale risponde già nel giro successivo, riprendendosi la prima posizione. Grazie a una difesa accorta e priva di errori, Ruykov precede Melis sul traguardo e conquista il meritato successo. Romeo termina sul podio, terzo, con Brangero, Sbardellati, Mazzolini, Koci, Repetto, Jercan e Monzani a completare la top-10. Un contatto tra Pola e Viapiana fa precipitare i due piloti rispettivamente 21° e 25°.
Con i risultati conseguiti nel weekend e con un bottino di 377 punti, Ruykov vince il titolo della Junior ROK. Brangero chiude secondo in campionato con 318 punti, mentre Mazzolini è terzo con 310 punti.
Senior ROK
Due gare avvincenti e combattute quelle messe in piedi dai protagonisti della Senior ROK.
Torna di nuovo in pole position Andrea Giudice, autore del best lap in 47.662 secondi. Riccardo Salemi ottiene il secondo posto, a 0.079 millesimi di secondo da Giudice, mentre Lorenzo Bedetti e Giuseppe Gaglianò si posizionano rispettivamente terzo e quarto. Quinta piazza per Mattia D’Erme, davanti a Mattia Jentile, sesto, a Luca Perelli, settimo, e ad Alessio Costantini, ottavo. Riccardo Ferrari e Kaloyan Varbitzaliev chiudono la top-10, nono e decimo. La classifica prosegue con Federico Zanetti, Simone Taccola, Samuele Di Filippo, Andrea Barbieri, Kacper Turoboyski, Giovanni Polato, Edoardo Prioglio, Alberto Bernardi, Ghazi Motlekar, Riccardo Chiodo, Fabio Silvestri, Rikardo Bakaj, Alex Laghezza, Emanuele Romanelli, Charles Alexander Troxler, Pietro Camerlengo, Tereza Pokorna, Andrea Saporiti e Dominik Beller.
In Gara 1, Giudice parte bene dalla traiettoria interna e mantiene il comando. Con un’ottima partenza, Bedetti guadagna il secondo posto, davanti a Jentile, Salemi e Gaglianò. Presto la vittoria diventa un affare a due tra Giudice e Bedetti: il polesitter non mostra segni di cedimento davanti al proprio rivale che non trova la giusta occasioneper attaccarlo. Al termine dei 15 giri in programma, Giudice trionfa sotto la bandiera a scacchi e Bedetti si “accontenta” della piazza d’onore. Dietro di loro, Salemi tiene a bada il trio Gaglianò-Jentile-D’Erme e conquista l’ultimo gradino del podio a disposizione. Varbitzaliev è settimo, Ferrari è ottavo.
In Gara 2, per effetto dell’inversione dei primi otto classificati di Gara 1, Ferrari parte dalla pole position e sfrutta al meglio l’occasione conservando il primo posto dopo le prime curve, guadagnando ben presto circa due secondi di vantaggio su Bedetti, nel frattempo in grado di conquistare la seconda posizione. Dietro, Gaglianò occupa la terza piazza, la prima del gruppetto formato anche da D’Erme, Varbitzaliev e Giudice. Con Ferrari già irraggiungibile dopo pochi passaggi, Bedetti mantiene saldo il secondo posto, ma, nel finale, è costretto a guardarsi le spalle dai minacciosi Gaglianò e Giudice, quest’ultimo salito in quarta posizione. Ferrari vince l’ultima corsa del weekend e la coppia Bedetti-Gaglianò si assicura i restanti gradini del podio, lasciando a Giudice il quarto posto.
Con un totale di 441 punti, Giudice si laurea campione della Senior ROK, terminando davanti in classifica a Ferrari, secondo a quota 341 punti, e a Bedetti, terzo con 334 punti.
Expert ROK
Conteso fino all’ultimo il titolo della Expert ROK, la categoria dei senatori della ROK Cup Italia.
Andrea Sorbello è autore del miglior tempo di 48.785 secondi in qualifica, ma riceve una penalità di due posizioni in classifica a causa dello spoiler frontale in posizione non corretta. Andrea Moretti eredita così il primo posto, davanti a Viganò, secondo, e a Sorbello, terzo. Baselli e Zani sono rispettivamente quarto e quinto, seguiti in graduatoria da Donadei, sesto, Pelanconi, settimo, e da Marcinkiewicz, ottavo. La quinta fila vede Repetto e Beretta, la sesta Nannavecchia e Galloni, mentre in settima abbiamo Rubiolini e Cavini. Infine, in ottava fila, si piazzano Congiu e Davì.
In Gara 1, grazie a una partenza perfetta, Moretti è in testa al gruppo, ma a metà giro entra in contatto con Viganò e Sorbello ne approfitta per soffiare a entrambi la posizione, conquistando la leadership. Al termine della prima tornata la classifica vede quindi Sorbello, Zani, Viganò, Baselli e Moretti in top-5. Quest’ultimo, però, è incontenibile: infatti, in sei giri, Moretti recupera la seconda posizione e, azzerato il gap da Sorbello, gli soffia il primato. La bandiera a scacchi sancisce la vittoria di Moretti, il secondo posto di Sorbello e il terzo di Zani, con Viganò quarto per appena 0.062 secondi. Baselli, Donadei, Galloni e Repetto completano i primi otto classificati.
In Gara 2, dalla pole position ereditata per effetto dell’inversione dei primi otto, Repetto è primo davanti a Galloni nel corso dei primi due giri, ma a farsi largo nel gruppo di testa è Moretti che, a partire dalla quarta tornata, si posiziona in testa. Inizialmente solo Viganò è capace di tenere il medesimo ritmo di Moretti, ma quest’ultimo aumenta la propria andatura negli ultimi passaggi e vince con 2.207 secondi di vantaggio sul connazionale. Partito settimo, Sorbello rimedia il terzo posto finale, davanti a Zani, quarto, e a Repetto, quinto. Donadei, sesto, Nannavecchia, settimo, e Beretta, ottavo, precedono Galloni, nono.
Archiviato anche l’ultimo appuntamento, il titolo è assegnato a Sorbello, primo in campionato con 403 punti. Viganò è secondo con 360 punti e Repetto è terzo con 299 punti.
Super ROK
Anche la categoria monomarcia più performante della ROK Cup Italia, la Super ROK, scende in pista a Castelletto di Branduzzo.
Con una bella prestazione in qualifica e un tempo di 47.185 secondi, Matteo Berruti si aggiudica la pole position. Domenico Cicognini si classifica secondo e precede Brando Pozzi, terzo, Gaia Cardinali, quarta, e Alex Desario, quinto. La sesta posizione va a Aleksandar Bogunovic, la settima a Lynn Neuhaus e l’ottava a Luca Magnussen. La categoria vede ai nastri di partenza anche Chiara Bolognini, Daniele Galbiati, Alessandro Cocozza, Alessandro Zini, Simone Donchi, Manuel Gritti, Mattia Gafforelli, Matilde Se regni, Riccardo Cocozza, Edoardo Braga e Gabriele Cucinotta.
In Gara 1, Cicognini sfrutta tutta la propria esperienza per sorpassare all’esterno il poleman Berruti e prendere in mano le redini della corsa. Pozzi, Cardinali, Desario e Bogunovic seguono nelle posizioni immediatamente successive, mentre un incidente al via pone fine alla prova di Neuhaus. Fin dalle prime battute, Cicognini dimostra di avere un miglior passo rispetto ai propri avversari e inizia ad accumulare un buon vantaggio, mentre Berruti cede diverse posizioni prima di prendere la via dei box per il ritiro definitivo. Con la vittoria ormai nelle tasche di Cicognini, l’attenzione si concentra sulla bagarre per il secondo posto: Desario, quarto al termine del secondo giro, passa Bogunovic a metà gara e, all’ultimo passaggio, si mette Pozzi alle proprie spalle. Cicognini vince con 4.467 secondi di vantaggio su Desario, mentre Pozzi si difende da Bogunovic e chiude terzo. Cardinali, Magnussen, Galbiati e Bolognini terminano tra i primi otto.
In Gara 2, è Bolognini a partire in testa al gruppo, ma Magnussen sorpassa l’italiana dopo poche curve e si porta al comando. Nel frattempo, con un ottimo scatto al via, Cicognini si ritrova già in terza posizione, seguito da Bogunovic e Pozzi. Nel corso dei 13 giri, i primi cinque rimangono francobollati l’uno con l’altro, ma solo Pozzi riesce a passare Bogunovic per la quarta piazza. Con grande decisione, Magnussen firma la sua prima vittoria in campionato, battendo Bolognini; tuttavia, quest’ultima è squalificata nel post-gara per essere risultata sottopeso e i due restanti gradini del podio vanno così a Cicognini e Pozzi. Quarto posto per Bogunovic, quinto per Desario, sesto per Cardinali, settimo per Galbiati e ottavo per Berruti.
Con due podi nell’ultimo round e 399 punti in totale, Pozzi conquista il titolo della Super ROK e precede i rivali Desario, secondo con 361 punti, e Cicognini, terzo con 290 punti.
Shifter ROK
La ROK Cup Italia completa il proprio programma del weekend con le gare della Shifter ROK, la categoria riservata ai kart a marce.
Le prove cronometrate di domenica mattina vedono i primi tre piloti racchiusi in soli 28 millesimi di secondo. A uscirne vincitore è Mattia Limena, in pole position con un tempo di 47.416 secondi, davanti a Philippe Ehrensberger, secondo in 47.436 secondi, e Federico Diana, terzo in 47.444 secondi. Andrea Zemin ottiene la quarta posizione, a 0.099 secondi da Limena, e precede Lorenzo Ripamonti, quinto, e Victor Jimenez, sesto.
In Gara 1, allo spegnimento dei semafori è Limena a scattare meglio di tutti e si presenta per primo alla prima curva, inseguito da Ehrensberger, Diana, Ripamonti e Zemin, mentre Jimenez rimane fermo nella propria piazzola e deve abbandonare anzitempo la corsa. Il leader Limena controlla nelle fasi iniziali Ehrensberger, dopodiché inizia a macinare una serie di giri veloci che gli permettono, al termine dei 15 giri in programma, di chiudere con 3.102 secondi di vantaggio sullo svizzero, secondo classificato. Autore del best lap in 47.739 secondi, Zemin conquista il terzo posto. Chiude la graduatoria Ripamonti, quarto, mentre Diana si ritira, dopo aver perso terreno a causa di un’accesa bagarre con Zemin.
In Gara 2, Jimenez non ha un ottimo avvio dalla pole position e cede subito il comando a Diana, tallonato da Ehrensberger, Ripamonti, Limena e Zemin. Già dopo due giri, Diana vanta un secondo di vantaggio sugli inseguitori e, con un passo nettamente migliore, vola in solitaria verso la vittoria. Negli ultimi passaggi, Limena soffia il secondo posto a Ehrensberger e chiude a 3.458 secondi da Diana. Ripamonti è di nuovo ai piedi del podio, infine Jimenez termina quinto. Un problema tecnico, invece, pone fine alla prova di Zemin.
La classifica finale di campionato parla chiaro: Samuele Leopardi è il nuovo campione della Shifter ROK con 415 punti, battendo la concorrenza di Riccardo Rigodanza, secondo con 326 punti, e di Marco Chiarello, terzo con 291 punti. Quarto posto per Andrea Zemin a quota 266 punti.
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